venerdì 29 marzo 2013

Ricicliamo l'alimentatore del PC

Era da tempo che, dopo aver visto diversi lavori sul web, volevo mettere mano su un alimentatore da PC per modificarlo e poterlo utilizzare come "strumento" da laboratorio. Qualche mese addietro mi si è rotto quello del mio desktop che ho prontamente sostituito con uno nuovo ed ho pensato che sarebbe stata l'occasione giusta per metterci il naso!

In rete si trovano molte informazioni riguardo la modifiche dei power supply da pc e principalmente di due filosofie:

La prima prevede l'utilizzo dell'alimentatore ATX in tensione fissa e rende disponibili tutte le varie uscite tipiche (+5, -5, +12, -12, +3.3). Questa è la modifica più semplice in quanto è sufficiente applicare un carico (10ohm, almeno 10W) sulla linea +5V che di solito è l'unica linea che il controller dello switching interno va a regolare, le altre tensioni vengono ricavate facendo riferimento a questa linea. E' sufficiente poi portare a massa il filo verde (PowerON) del connettore che va alla scheda madre per far accendere l'alimentatore.

La seconda tipologia di modifica invece rende l'alimentatore a singola uscita ma in tensione (e corrente) variabile. Visto che l'alimentatore in questione mi sarebbe servito in laboratorio, vien da se che ho optato per questa soluzione.
Per prima cosa dovremo dissaldare tutti i cablaggi di uscita ed i componenti lato secondario delle linee non utilizzate (diodi e bobine principalmente ma anche condensatori e poco altro di contorno) e lasciare solo la +5V come linea operativa. Colleghiamo la linea del PowerON (ex filo verde) a massa.
Se alimentassimo il tutto in questa fase vedremo in uscita un 5Volt costante. Ora andiamo ad intervenire sul controllo di tensione.
Recuperato il datasheet dell'integrato TL494 montato sulla scheda, tra l'altro è il controller più diffuso sugli ATX, e seguendo un po le piste del circuito stampato, possiamo vedere che il feedback della tensione di uscita (Ex linea +5V che ora chiameremo Vout) viene misurato sul pin n°1 (ingresso non invertente del comparatore per il controllo della tensione). Per rendere variabile la tensione di uscita andiamo ad agire sul pin n°2 del TL494 (ingresso invertente del comparatore)che solitamente è direttamente connesso al pin n°14 (reference a 5Volt generato dall'integrato) inserendo un potenziometro tra massa e reference ed il cursore al pin n°2. Ho utilizzato un multigiri in modo da avere un'ottima precisione nella regolazione.
Ora anzichè lasciar connessa la Vout al pin n°1 andiamo a mettere un partitore di tensione variabile tramite un trimmer che fungerà da settaggio della tensione massima di uscita. Ho impostato questo valore a 20Volt in quanto lo strumento che legge la tensione (vedi di seguito) è da 200mV fondoscala e per ragioni di praticità mi sembrava la scelta ovvia.
Infine ho sostituito gli elettrolitici un uscita con altri adatti a tensioni di lavoro superiori agli originali che erano da 6,3V e quindi in grado di sopportare largamente la soglia impostata di 20Volt.

Le modifiche funzionali sulla scheda per ora si sono fermate qui, il passo successivo sarà fare lo stesso ragionamento sul secondo comparatore presente sul TL494 che gestisce la corrente in modo da avere un alimentatore completo che lavora in CV e CC.

Riguardo la realizzazione "meccanica" ho fatto fare un box plastico su misura, una sorta di coperchio, che ho applicato sulla parte frontale del case metallico originario. Al suo interno trovano posto alcuni cablaggi, uno shunt per la misura della corrente, il potenziometro multigiro e due strumenti LCD per la lettura di tensione e corrente acquistati presso una delle recenti fiere locali. Nota dolente su questi due display è che non possono essere alimentati con lo stesso switching ma necessitano di una massa separata, per cui ho risolto tramite un piccolo alimentatore lineare improvvisato montato all'interno del box metallico, in futuro prevedo di fare un'altra modifica e tirar fuori una nuova linea dedicata agli strumenti con massa propria.



                               
Quanto sopra è stato realizzato "in casa" senza l'impiego di apparecchiature o strumenti di test particolari, solamente saldatore, multimetro e voglia di fare.

Qualora vorreste cimentarvi anche voi nelle stesse modifiche è d'obbligo munirvi di una resistenza da qualche centinaio di ohm per scaricare gli elettrolitici del primario che rimangono carichi anche per parecchio tempo dopo aver tolto la tensione di rete. Misurate sempre tramite voltmetro queste capacità prima di mettere le mani o il saldatore sulla scheda e non pensate di scaricarle con "il cacciavite" io non ci proverei :-)
Verificate da datasheet la corrente ma soprattutto la tensione di lavoro dei diodi del secondario e scegliete di conseguenza quali utilizzare, di solito quelli della linea 5V sopportano correnti maggiori di quelli montati nella linea 12V a discapito probabilmente della tensione massima di lavoro.
 

Chi volesse approfondire si senta libero di contattarmi così posso fornire alcuni link interessanti da cui ho preso spunto.


Ultima nota di chiusura... il simbolo presente sugli apparecchi elettronici che ci invita a smaltire il prodotto in maniera separata in realtà, da buon smanettone, io lo interpreto come "Non buttarmi! Ho finito il ciclo di vita per cui sono nato ma posso tornare utile per qualcos'altro"

'73 de IZ6UXS Mirko

martedì 26 marzo 2013

TG CISAR "edizione locale"

Come tutti i TG che si rispettino, anche il TG CISAR ha una edizione locale... questo è un breve collegamento con la sede CISAR Ancona.
E' anche un' occasione per porgere a tutti i migliori auguri di una Buona Pasqua.


sabato 16 marzo 2013

Video della Fiera Radia & Elettro Expo - Civitanova Marche

 Il video della partecipazione del CISAR Ancona alla Fiera dello scorso week-end a Civitanova Marche.


martedì 12 marzo 2013

Anche il cavo fa la differenza...

Facendo il verso ad un post precedente, volevo raccontarvi qualcosa riguardante gli ultimi lavori di manutenzione dei nostri impianti. In particolare mi riferisco alla ricerca della causa dello scarso rendimento e del malfunzionameto del ripetitore RU29 del Link Regionale sito in località Barcaglione.
Il problema era noto a molti soci, in particolar modo agli utilizzatore del ripetitore, ovvero quello della sua scarsa sensibilità e dell' area di copertura scarsa; dopo tutte le verifiche del caso, come controllo della potenza, della sensibilità, del ROS dell' antenna, abbiamo sostituito l' antenna orignale con una più performante... ma niente da fare!
Non sapendo più che pesci prendere, per tagliare la testa al toro... abbiamo (invece) tagliato il cavo per ispezionarlo. Il risultato è quello della foto sottostante!
Sostituito il cavo, ed un' antenna provvisoria a metà traliccio, i risultati sono nettamente cambiati! Come ci sarà possibile sostituireme l' intero cavo dell' antenna "ufficiale" in testa al traliccio ed i risultati saranno ancora migliori.
Intanto fate delle prove con queste "condizioni di lavoro" e fateci sapere le vostre impressioni ed i vostri rapporti di ascolto.
...e dato che eravamo li abbiamo provato a testare il nuovo sistema di telecontrollo/telecomando (vedi post precedenti).


lunedì 11 marzo 2013

FIERA CIVITANOVA 09/10 MARZO 2013

Anche questa nostra presenza alla fiera di Civitanova Marche, ci ha dato non poche soddisfazioni;

vuoi per la presenza di molti soci che ci sono venuti a trovare per parlare delle iniziative in programma della sezione,

vuoi per la massiccia affluenza nel nostro stand di appassionati alla radio che chiedevano informazioni su come diventare radioamatori,

vuoi per le info che ci chiedevano persone comuni a proposito di chi eravamo, cosa facciamo e che dopo averglielo spiegato sentirsi dire "bravi ragazzi",

vuoi per i molteplici scambi in chat nella pagina dello live stream dove in diretta si poteva vedere le immagini della fiera e del nostro stand

vuoi per i 4 nuovi soci che sono entrati a far parte della nostra "FAMIGLIA" portando così la sezione a 86 soci.

Insomma, un continuo susseguirsi di emozione e, lasciatemelo dire, di orgoglio, per l'impegno di tutto il consiglio direttivo e della riconoscenza dei soci, che hanno fatto sparire la fatica di due giorni seduti dietro un bancone e incrementato la voglia di continuare a condividere la nostra passione alla radio anche se poi praticamente in radio se ne sentono pochi.

Metto solo un foto qui di seguito invitandovi a visionare le altre sul foto gallery del nostro sito raggiungibile direttamente cliccando su questo link:  Foto fiera




sabato 2 marzo 2013

Anche la radio fa la differenza

Dopo aver lasciato il saldatore, fornisco il mio contributo alla divulgazione delle informazioni sul sistema di Controllo e Telemetria Ponti.

Sono mesi che la postazione di controllo dei ponti Cisar Ancona ha trovato “casa” al QRL di Fabio IW6DSE (un grazie, abbiamo anche la connessione ad internet), ma é rimasta nell’ombra la prima scheda di controllo dei ponti.
Dove é finita?

Ricordo che la postazione di controllo (possono essere più di una) ha il compito di supervisionare il sistema remoto ed é composta da un PC con un TNC ed una radio, che le schede ponte (una per ogni ponte) hanno le uscite e gli ingressi da supervisionare da remoto e che la comunicazione tra le postazioni avviene in frequenza a 1200baud.

A questo punto devo giustificare il titolo.
Nell’ottica di tenere il costo contenuto (considerando il fatto che lo stiamo facendo per hobby) ognuno di noi ha acquistato una radio “cinese” da destinare al sistema.
Sempre per sperimentare, abbiamo preso ognuno una radio differente (marca e modello), in modo da poterne valutare le differenze, i vantaggi e gli svantaggi. Tutte rigorosamente palmari.

L’obiettivo era quello di avere radio a basso costo da collegare alle schede di controllo e dislocarle nelle vari postazioni dei ponti.
Per arrivare direttamente al “sodo” della questione, hanno funzionato perfettamente nella nostre case, ma appena é cambiato qualcosa a contorno hanno iniziato a dare dei problemi.
A volte ricevevamo la frame ma il modem non riusciva a decodificarle, altre volte é saltato il transistor che fa commutare il ptt, altre volte andavano in TX e non tornavano più in modalità ricezione. Inizialmente ci sono venuti tutti i dubbi, tranne quello delle radio, dato che per fare due chiacchiere vanno benissimo, quindi abbiamo perso mesi a fare debug del software e del firmware, a cambiare computer, alimentazioni e cavi.

Alla fine il tutto si é risolto sostituendo gli apparati con dei veicolari e “di marca”.
Non abbiamo fatto una ricerca approfondita, era troppo tempo che andavamo “dietro ai fantasmi” e ci serviva un funzionamento stabile velocemente (anche la componente emotiva ha il suo ruolo), ma sembra che l’imputata principale sia la RF.
Non dubito sul fatto che ci siano radio “cinesi” che vadano benissimo, probabilmente abbiamo sbagliato marca e modello o siamo stati particolarmente sfortunati.
Rimane il fatto che per fare chiacchiere vanno bene ma per il resto non ci hanno fornito risultati soddisfacenti.

Come ultima nota, penso di aver utilizzato più nuclei di ferrite, cavi schermati, connettori di buona qualità, filtri in generale in questo periodo che da quando sono radioamatore.
Non posso pretendere di fare delle foto come quelle del presidente (mitico tablet) ma su questo vorrei dare il mio contributo.
Ecco quello che ho potuto fare con i miei modesti mezzi:







Grazie a Mirko IZ6UXS per le piacevoli ore di lavoro e la fattiva collaborazione e IZ6WRM Nicolò per il PC e tutte le attività di installazione del Sistema Operativo.

Saluti
Sergio IW6CQF

venerdì 1 marzo 2013

TG CISAR Febbraio 2013

Ci siamo anche noi...


RADIA & ELETTRO EXPO Civitanova 09-10/04

LA SEZIONE C.I.S.A.R. ANCONA, INVITA I PROPRI SOCI E SIMPATIZZANTI A PARTECIPARE ALLA PROSSIMA FIERA RADIANTISTICA IN PROGRAMMA SABATO 9 E DOMENICA 10 MARZO 2013 A CIVITANOVA MARCHE. 
                                 
LA SEZIONE CISAR ANCONA SARA' PRESENTE CON UN SUO STAND, DOVE ATTENDERA' SOCI E SIMPATIZZANTI PER FARE QUATTRO CHIACCHIERE CON I "VECCHI E NUOVI" SOCI. 

CENTRO COMMERCIALE SIMONETTI -  via Einaudi CIVITANOVA MARCHE - uscita autostrada a destra
subito dopo il passaggio a livello.

Coordinate geografiche:  43°17'51" N           13°42'16" E