Sabato 5 maggio, organizzata dalla Pro Loco di Arcevia, invitati dal nostro socio Fiorenzo I6PQF facente anche parte del GAR (Gruppo Radioappassionati Arceviesi), ci siamo recati in pullman a Roma per visitare la "Radio del Papa" (così come recitava la locandina).
Come ogni "gita" che si rispetti tutto incomincia con una "alzataccia", sveglia poco dopo le tre del mattino, prelevare Fabio IW6DSD e raggiungere il luogo dell' appuntamento (Moie di Maiolati) alle 4,30 circa.
Qui gradevole sorpresa, tra i "gitanti" che stavano aspettando il pullman, incontriamo un vecchio radioamatore I6TWE, Don Elvio, dopo i saluti e le presentazioni di rito abbiamo subito incominciato a novellar dei bei collegamenti di un tempo, dei radioamatori di allora, dei diversi amici in comune e questi discorsi si sono protratti, anche dopo che il pullman è arrivato e saliti a bordo... fino alle porte di Roma.
Per essere più precisi a Santa Maria di Galeria, area ampia quasi dieci volte il territorio
dello Stato della Città del Vaticano e che gode del privilegio dell'extraterritorialità a favore della Santa Sede, località dove sono ubicati gli impianti trasmittenti in Onda Corta e Media della Radio Vaticana.
Appena arrivati, dopo aver ammirato la maestosa croce che svettava contro un cielo carico di nuvole minacciose di pioggia (in realtà è solo un traliccio per sorreggere alcune parabole per dei link con gli studi della Città del Vaticano) siamo stati accompagnati da un dirigente ad una visita guidata degli impianti.
Dopo una interessante presentazione con mezzi audiovisivi ci hanno permesso di sgattaiolare tra le apparecchiature e dare una sbirciata da vicino a quei apparati che hanno fatto la storia del broadcasting mondiale... e qui i radioamatori presenti hanno avuto un momento di estasi ( volevo usare un' alta espressione... ma siamo nella radio del Papa!).
Nell' aria quel profumo tipico ed indescrivibile, caratteristico degli apparati surplus, un misto tra vecchia vernice, bachelite, polvere riscaldata dalle valvole e... tanti anni trascorsi, sulle pareti tutto intorno un' infinità di voltmetri, amperometri, manopole di tutte le fogge e dimensioni, ma anche oscilloscopi, analizzatori di spettro, frequenzimetri e tanti altri strumenti moderni.
Proprio questa diversità di tecnologie, questo continuo adeguamento dei vecchi impianti alle nuove tecniche, questa stratificazione alle varie "ere" tecnologiche mi ha fatto tornare in mente la "filosofia" di Marconi, ovvero quella di adattare, sfruttare, sovrapporre le scoperte altrui alla sua invenzione; tanto per fare un esempio ho visto un trasmettitore (che aveva circa la mia età) gestito da un PC per il cambio automatico di frequenza, antenne e tanti altri vari parametri, per non parlare poi del DRM...
Come sempre (almeno per le cose interessanti) il tempo è tiranno, dopo i tramettitori all' interno siamo passati a dare uno sguardo alle antenne all' esterno, un veloce tour tra le stradine ed i prati che ospitano gli imponenti tralicci che sorreggono le antenne trasmittenti, descriverle tutte è pressochè impossibile, si passa dai tralicci delle Onde Medie ai sistemi di antenne per le Onde Corte, alle antenne rotative alle Log Periodiche con sistemi di alimentazione a linee bilanciate che attraversano i campi per centinaia di metri... nonchè cavi coassiale realizzati a multi filo in aria. Avremmo voluto (almeno noi radioamatori) rimanere più a lungo fare un sacco di domande al tecnico che ci seguiva, scendere dal pullman ( in effetti sembravamo tanti passeri in gabbia quando ci spostavamo da un lato all' altro del pullman per fare le foto) per vedere da vicino i sistemi radianti.
Come dicevamo sopra, per rispettare il programma e gli appuntamenti presi, ci siamo spostati per raggiungere, all' interno della Città del Vaticano, il Museo Storico della Radio Vaticana.
Accompagnati da un' eccellente guida abbiamo rivissuto la storia dell' emittente, dalle origini fino ai giorni nostri attraverso un' infinità di oggetti ottimamente conservati ed ancora funzionanti come un antico "fonografo" con dischi in cera, un grammofono, un registratore a filo, nonchè giradischi professionali, sistemi di incisione, telescriventi, microfoni, mixer ed anche un angolino dedicato ai radioamatori.
Descrivere tutto, ma anche fare il semplice elenco degli oggetti presenti, è una cosa pressochè impossibile come pure descrivere la sensazione di sentirsi immersi nella storia della Radio, di vivere per un attimo in quei luoghi che furono di Marconi e dei pionieri della radio come fu Gianfranceschi Giuseppe (nato ad Arcevia nel 1875- morto a Roma nel 1934).
La visita è poi continuata nella parte più attiva e dinamica della Radio del Papa con la visita agli studi di registrazione, le regie, le sale di ripresa, ecc... per concludersi su una magnifica terrazza con una vista mozzafiato sul vaticano e sulla città di Roma.
La giornata si è conclusa facendo un pò i turisti della domenica (anzi del sabato) visitando monumenti e chiese (come diceva Battisti) che a Roma certo non mancano, per poi riprendere il pullman e tornare a casa!
Per concludere, che dire, grazie agli organizzatori, abbiamo passato proprio una bella giornata, una full immersion nella radio, nella cultura e nella storia, abbiamo incontrato vecchi OM e conosciuti di nuovi... una bella esperienza da rifare!
Alcune immagini nell' album di PICASA cliccando qui
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